Bonetti, Livanova: “La nostra nuova macchina cuore-polmone non è un punto di arrivo ma di partenza”

Sala operatoria. Intervento cardiochirurgico. Cuore e polmoni fermi per poter intervenire. Per tenere in vita il paziente occorre una macchina che possa ossigenare e pompare il sangue tenendo conto delle esigenze fisiche e strutturali del paziente stesso. Una macchina in cui sicurezza ed efficacia sono fondamentali perché non si può sbagliare e non ci si può fermare. Livanova ha da poco presentato la macchina cuore-polmone Essenz Perfusion System, che promette di segnare un significativo passo avanti rispetto alla versione precedente e che grazie a un Patient Monitor di nuova generazione, mette in primo piano i dati per offrire un approccio a misura di paziente supportando il processo decisionale dei medici. Per raggiungere questo obiettivo LivaNova ha lavorato a stretto contatto con oltre 300 perfusionisti nel mondo che hanno partecipato ad ogni singolo step di sviluppo e definizione per rispondere a tutte le esigenze di sala operatoria, con un’attenzione particolare sulla sicurezza dei pazienti e la gestione dei rischi.

L’azienda, a livello mondiale, conta circa 7mila macchine cuore-polmone installate, dalla versione precedente all’ultima nata. Parliamo infatti di un’azienda leader di mercato con più di cinquant’anni di esperienza nel settore delle tecnologie di innovazione medica e che è fortemente radicata in Italia, tanto da rappresentare una delle realtà più importanti all’interno del distretto biomedicale di Mirandola, con oltre 1.000 dipendenti, di cui il 70% donne e un fatturato di 250 milioni di euro.

Abbiamo intervistato Emiliano Bonetti, Marketing Director International di Livanova

Cosa significa innovazione per Livanova?
L’innovazione è importantissima. Ad oggi avevamo 7mila macchine sul mercato che potevamo anche farci sedere tranquillamente su una posizione di leadership, ma invece è proprio questo il momento di investire e gettare le basi per il futuro perché il mondo cambia e cambiano i bisogni. Ecco che Essenz segna un punto di svolta perché pone il paziente e l’utilizzatore al centro, per quello che riguarda la perfusione dedicata e non solo. L’innovazione è la base per essere sempre al passo con i tempi e con i bisogni. Essenz per noi non è un punto di arrivo, ma è un punto di partenza. Non è solo una macchina cuore-polmone, ma è un insieme di tante specificitá e abbiamo sviluppato questa piattaforma prevedendo un approccio modulare, che possa essere arricchito nel tempo, integrato e modularizzato secondo le esigenze del paziente e del cliente. Livanova è assolutamente on board per quello che riguarda l’innovazione.

Che cos’è Essenz Perfusion System?
Abbiamo lanciato una macchina cuore-polmone che ha la funzione di sostituire gli organi durante un’operazione a cuore aperto. Quando c’è necessità di fermare il cuore, per avere un campo operatorio immobile, serve una macchina che tenga in vita il paziente e vada a sostituire la funzione del cuore stesso. Questi interventi possono durare fino a 6 ore e in Italia, ogni anno, ne vengano fatti circa 40mila. Noi veniamo da 50 anni di esperienza e questo ci ha portato ad avere 7mila macchine, con il nostro marchio, installate in tutto il mondo. L’ultima macchina che si chiama S5 è stata immessa sul mercato nel 2005, ormai 18 anni fa, perciò quest’anno abbiamo lanciato sul mercato la nuova generazione. Il percorso è durato circa 5 anni ed il primo caso clinico è stato fatto il 13 dicembre 2022. Questa macchina ha un impatto forte sul distretto biomedicale di Mirandola perché, nonostante venga prodotta a Monaco di Baviera, la parte di ricerca e sviluppo è condivisa e la parte più software è stata sviluppata proprio a Mirandola, mentre Monaco è il centro di eccellenza per la parte meccanica. Nel 2022 abbiamo portato a Mirandola più di 150 clienti provenienti da tutto il mondo e abbiamo esposto a loro la macchina, raccogliendo i loro bisogni e abbiamo sfruttato in pieno il centro dove abbiamo laboratori di ricerca e sviluppo e la parte di marketing e vendita. Questo ci permette di offrire un’esperienza completa al nostro cliente. Questa nuova macchina è un’evoluzione della precedente, arricchita da una tecnologia intuitiva che permette di dare all’equipe dei parametri in tempo reale che a suo tempo non c’erano. E’ stata fatta con un approccio che massimizza la flessibilità e l’ergonomia di utilizzo. Ad oggi sono stati trattati più di 200 casi clinici in 7 diversi paesi europei e per quanto riguarda l’Italia è in utilizzo al Policlinico San Donato e all’ospedale Molinette di Torino.

Perché la scelta di presentarla a Malpensa?
Volevamo presentarla in Italia perché qui riusciamo, facilmente, a gestire un evento di grandi dimensioni e avevamo bisogno di farla in prossimità di un aeroporto, considerando che abbiamo avuto più di 210 clienti provenienti da tutto il mondo. Dopo il lancio a Malpensa, abbiamo accolto a Mirandola 12 clienti tra Sudafrica, Australia e Thailandia ai quali abbiamo fatto vedere anche il nostro brand produttivo, completando l’esperienza a 360 gradi.

Andrà a sostituire quelle già esistenti e si aprirà anche ad altri mercati?
Le macchine che noi abbiamo in uso con il nostro marchio, generalmente, vengono sostituite in base ai mercati ogni 10-12 anni. Ovviamente, ci sarà una grande quota di queste macchine che dovranno essere sostituite. Noi ci stiamo espandendo molto anche in nuovi mercati che sono quelli fuori dall’Europa, nei paesi in via di sviluppo o già sviluppati,  come la Cina. Per quello che riguarda i mercati dell’Alto Pacifico c’è un percorso di approvazione regolatoria che prevede un periodo di registrazione più lungo. Attualmente, abbiamo l’approvazione regolatoria in Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia. Ci stiamo espandendo sui mercato principali, poi raggiungeremo tutto il resto del mondo in un percorso che si concluderà nel 2026 con Cina e Russia che saranno gli ultimi ad essere raggiunti.