Nel settore biomedicale l’Innovazione è indispensabile per migliorare le condizioni di vita dei pazienti e le collaborazioni internazionali in passato sono state determinanti soprattutto per gli importanti investimenti esteri nel nostro Paese. Dopo le elezioni americane però la situazione geopolitica è cambiata e questo sta creando una grande incertezza. Ne abbiamo parlato con Alberto Forchielli, Partner Fondatore di Mindful Capital Partners, economista con 35 anni di esperienza manageriale nell’ambito dello sviluppo di affari internazionali. Oltre ad essere stato Consigliere Particolare del Ministro Italiano della Difesa, del Ministro del Bilancio del Mezzogiorno e del Ministro degli Affari Esteri, ha lavorato per circa tre anni alla World Bank. Ha vissuto a Singapore, dove ha lavorato come responsabile di Finmeccanica S.p.A. per tutta l’area Asia/Pacifico.
Quali scenari ci attendono e quali contromisure potremmo adottare?
La nuova Amministrazione Americana ha annunciato l’introduzione di dazi all’import di prodotti europei e quindi, in questi casi, la contromisura classica è quella di investire nei Paesi obiettivo. Al momento, comunque, siamo ancora a livello di “boutade”, non abbiamo elementi su cui ragionare. Nel settore biomedicale ritengo che gli eventuali dazi non sposteranno molto le dinamiche attuali.
Il Biomedicale Italiano, ed il distretto mirandolese ne costituisce il principale esempio, è cresciuto quando delle piccole e medie imprese fondate su prodotti innovativi, sono state vendute a grandi gruppi multinazionali che le hanno fatte crescere inglobandole. Adesso a comprare Aziende sono prevalentemente Fondi di investimento che puntano a farle crescere conservando la loro autonomia, per aumentarne il valore e poterle rivenderle. Questo percorso, basato sempre e comunque sulla capacità di innovare, rischia di interrompersi?
Non credo e comunque è ancora troppo presto per fasciarci la testa. Non sono pessimista per almeno tre ragioni:
1 – siamo ancora a livello di ipotesi e di minacce protezionistiche, utilizzate per rompere vecchi equilibri e negoziarne politicamente di nuovi;
2 – il settore dei dispositivi medici dovrebbe restare fuori da provvedimenti che si presume potrebbero colpire solo prodotti destinati al consumo privato;
3 – anche se il settore venisse marginalmente coinvolto, le dinamiche di questo mercato non ne sarebbero stravolte.
Quindi agli Imprenditori impegnati a sviluppare innovazione che messaggio possiamo dare?
Continuate così e se potete accelerare, fatelo!