Learning More Festival: un evento su capitale umano, apprendimento e formazione

Si svolgerà a Modena la seconda edizione di Learning More, il primo festival in Italia interamente dedicato all’apprendimento, alla formazione e alla valorizzazione del capitale umano, organizzato da Future Education Modena (FEM). Dal 10 al 12 novembre 2023 sono in programma oltre 70 eventi, tra cui lezioni, workshop, talk e tavole rotonde, a cui parteciperanno esperti e professionisti di livello nazionale e internazionale: professionisti su Human Capital, ricercatori, economisti, formatori, neuroscienziati, accademici, scrittori, docenti, designer.
Neuroscienze educative, inclusione al tempo del digitale, migliori innovazioni Edtech, nuovi formati e nuovi metodi dell’apprendimento tra game-based learning, digital storytelling podcast e matematica in digitale, sfide di applicazione dell’intelligenza artificiale nella didattica e  competenze sono solo alcuni dei temi affrontati. Ne abbiamo parlato con Antonella Solda co-fondatrice del Festival e di FEM.

A chi si rivolge il Learning More Festival?

Si tratta di un weekend dedicato a diversi pubblici. Noi, quando apprendiamo, vestiamo vari cappelli e possiamo essere studenti, genitori, docenti o professionisti che devono crescere e quindi il festival si rivolge a chi, per una qualche ragione, intraprende questo percorso di crescita o interagisce con l’educazione. E’ un’occasione per fare il punto su come funziona l’apprendimento, soprattutto in relazione alle tecnologie, ma anche su come cambiano le organizzazioni che devono crescere e aumentare le competenze di chi è dentro, e pure come si evolvono gli strumenti. Parliamo di metodi, formati e modi, oltre che dell’impatto che la tecnologia ha avuto su tutto ciò.

In un’epoca di trasformazione, quanto sono centrali la formazione, l’apprendimento e il ruolo del capitale umano?

E’ centrale soprattutto in questa epoca di trasformazione, generalmente si fa sempre riferimento alle statistiche per spiegare le evoluzioni e queste oggi ci dicono che chi entra adesso o nel prossimo futuro nel mondo del lavoro cambierà molte volte il proprio ruolo, il proprio profilo professionale e il proprio modo di lavorare. Ciò comporta il fatto che si deve essere capaci di imparare ad imparare, bisogna che le organizzazioni, le aziende e la società, dove si va ad interagire, siano preparate a far crescere le persone e che gli individui siano capaci a farlo. E’ un tema assolutamente centrale per rimanere sia cittadini che professionisti, capaci di interagire con la società che si trasforma. Nella prima parte della vita, cioè nella didattica formale ovvero quella di scuola, università o terziario, si acquisiscono competenze di base, molto forti, profonde e solide. E successivamente si deve essere capaci di crescere continuamente perché sappiamo che non sarà più possibile iniziare in un posto di lavoro e “semplicemente” alzarsi di livello e fare carriera progredendo in maniera lineare.

Quali sono le competenze trasversali più richieste?

Bisogna avere le competenze di base, ovvero la comprensione profonda del testo e la capacità di calcolo, che devono essere molto pronunciate e solide. Sappiamo che da questo punto di vista ci sono tanti problemi, si parla di analfabetismo funzionale, cioè la mancanza di comprensione del testo al netto di capacità e progressione nello studio. Si deve lavorare parecchio su tutto ciò e sulle conoscenze, ma in aggiunta servono le competenze trasversali che riguardano l’attitudine ad imparare, la capacità di lavorare con gli altri e di interagire in contesti dove esiste la tecnologia.

Come si è evoluto il mondo del lavoro negli ultimi anni e che importanza ha oggi il ruolo degli HR Manager?

Noi vediamo un’enorme necessità di gestire organizzazioni che accolgono generazioni differenti, che a loro volta hanno obiettivi ed attitudini altrettanto differenti nel lavoro all’interno delle organizzazioni. Fino a poco tempo fa eravamo abituati a carriere ordinarie, normali e prevedibili, adesso per una serie di ragioni, incluso lo shock della pandemia ma anche il cambiamento radicale delle nuove generazioni e la complessità ambientale con annessa crisi climatica, si richiede inevitabilmente un ruolo centrale da parte degli HR manager o comunque una assoluta attenzione alle risorse.

Per ulteriori informazioni: https://learningmorefestival.it/